Di Gaia Oddi

Che cos’è l’EMDR?

L’Emdr, (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) è un trattamento psicoterapeutico scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro. Utilizzato per alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici, oggi è considerato il trattamento evidence-based per il DSPT (Disturbo da Stress Post Traumatico) approvato dall’American Psychological Association, American Psychiatric Association, International Society for Traumatic Stress Studies, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal 2003 anche dal nostro Ministero della Salute.

Ecco ciò che lo rende il trattamento d’eccellenza nel campo del trauma:

  • la possibilità di poterlo applicare a persone di qualunque età, bambini compresi;
  • la rapidità dell’intervento: attraverso studi randomizzati controllati si è dimostrato che nel giro di 3-6 sedute si ha una remissione del DSTP dal 77 al 100% per le vittime di traumi singoli, mentre servono almeno 12 sedute per avere dei risultati sulle vittime di traumi multipli.

Come funziona

In ambito clinico il terapeuta fa eseguire al paziente dei semplici movimenti oculari o procede con stimolazioni alternate sinistra-destra. In seguito, il paziente è invitato a riferire ciò che durante il trattamento è arrivato spontaneamente alla sua attenzione; gli sarà chiesto quindi di notare i pensieri, le emozioni, le sensazioni fisiche e le immagini collegate all’esperienza traumatica che sono stati suscitati durante la terapia.

Questo tipo di stimolazioni favorisce una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali sulla base di un processo neurofisiologico naturale, simile a quello che avviene nel sonno Rem, la fase del sonno in cui si sogna.

Dopo l’intervento con Emdr l’evento viene ancora ricordato, ma la percezione è che tutto sia ora parte del passato, mentre il trauma viene affrontato da una prospettiva più adulta. I pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono e le emozioni e le sensazioni fisiche si riducono di intensità.

Perché può essere utile alla mia azienda

In ambito aziendale, l'Emdr può essere di aiuto grazie all'installazione di risorse e il potenziamento delle prestazioni. Queste due soluzioni possono essere applicate alle situazioni tipiche vissute dai lavoratori. L’aiuto del terapeuta permette, infatti, di trovare e sviluppare risorse specifiche o di potenziare quelle già possedute, per fronteggiare al meglio gli ostacoli o le preoccupazioni legate all’ambiente lavorativo. Facciamo l’esempio di un dipendente della nostra azienda che soffra d’ansia nell’affrontare presentazioni in pubblico; il terapeuta lo aiuterà a trovare la risorsa interna (per esempio il coraggio, la calma, l'assertività ecc.) che il lavoratore troverà come più adatta per affrontare al meglio la situazione di stress.

Alcuni studiosi (tra cui Sandra Foster e Jennifer Lendl) indicano quindi l’Emdr come valido strumento di lavoro anche per i professionisti al fine di aiutarli ad affrontare prestazioni lavorative importanti o possibili disagi nella comunicazione e relazione con colleghi o superiori, oltre a situazioni che possono creare ambienti di lavoro ostili, riducendo così il livello di performance. L’Emdr può aiutare le persone a sviluppare fiducia in loro stesse, valorizzando le loro capacità e attitudini. In questo caso si lavorerà non su eventi passati, ma ci si focalizzerà sulle prestazioni imminenti o sulle risorse funzionali al superamento dell’impasse. Se invece l’ambiente di lavoro è caotico, l’Emdr può aiutare a creare un proprio stato di pace interiore, installando cioè quello che viene chiamato “Posto al sicuro”.

Fra gli strumenti terapeutici che possono essere usati ci sono dunque:

  • l’installazione di un Posto al sicuro
  • il ricorso a un Inner coach (allenatore interiore)
  • l’identificazione delle risorse necessarie per una sfida attuale.

Tali strumenti hanno lo scopo di aiutare a ottimizzare le prestazioni lavorative installando tutte le risorse individuali necessarie a raggiungere un obiettivo prefissato; queste risorse conquistate diventano poi un possesso definitivo ed entrano a far parte del bagaglio della persona in modo da poter essere utilizzate anche in futuro.

Il lavoro con l’Emdr permette dunque di lavorare sulla parte più funzionale della persona, sulla sua rappresentazione del sé come adulto, sull’ambito professionale ecc., permettendo il raggiungimento di un senso di maggiore autoefficacia personale.

Autore

Gaia Oddi

Psicologa, Psicoterapeuta ad orientamento analitico-transazionale e EMDR. In Interago Academy ha trovato la perfetta coniugazione delle sue passioni: le relazioni umane, la comunicazione, la creatività. L'obiettivo condiviso con le persone diviene scoprire la meraviglia del cambiamento e della ridecisione. L’applicazione delle tecniche di EMDR alle Aziende è il contributo di conoscenza che mette a disposizione nell’area B2B di Interago Academy